Cosa cambia per il turismo con la Brexit

Brexit

Tiene banco, e non potrebbe essere altrimenti, la Brexit, ovvero l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea sancita dal referendum del 23 giugno. Tra il grande stupore, non ci si può non chiedere cosa cambia per il turismo con la Brexit. Si sta, infatti, parlando molto di quelli che saranno gli effetti sul campo del lavoro, sulla vita dei cittadini europei che vivono in Gran Bretagna, ma anche sul mondo dei viaggi e delle vacanze. Prima di tutto va sottolineato che ci vorranno almeno due anni prima che formalmente il Regno Unito possa considerarsi fuori dall’Unione Europea. Detto questo, torniamo alla nostra domanda di partenza e vediamo nel dettaglio cosa cambia per il turismo con la Brexit:

Documenti: Per viaggiare si potrà ancora utilizzare la carta d’identità valida per l’espatrio, ma non è da escludere che presto si dovrà ricorrere all’uso del passaporto.

Voli: Con grande probabilità sarà molto più difficile trovare biglietti a basso prezzo, visto che le compagnie low cost, che avevano fondato la propria forza proprio sulla possibilità di poter operare senza limiti di frequenza, capacità e prezzo garantita dagli accordi comunitari, dovranno adattarsi a una nuova situazione, diminuendo il numero di tratte o quello di voli. Tra le più famose, Ryanair ha dichiarato di rischiare di non poter più effettuare tutte le tratte tra il Regno Unito e il resto dell’Europa.

Prenotazioni già effettuate: In questo caso non cambia nulla. I voli, gli alberghi e i pacchetti vacanze avranno il prezzo bloccato.

Assicurazione: Per quanto riguarda le assicurazioni, si godrà ancora della copertura garantita dalla Tessera europea, ma in futuro si dovrà invece ricorrere a una specifica assicurazione sanitaria.

Telefonia: anche in questo campo quando l’uscita sarà formalizzata ci sarà con molta probabilità un innalzamento delle tariffe.

Cambio: Il crollo che la sterlina sta vivendo a causa delle decisione politiche, permette all’euro di avere un potere di acquisto più alto. Ciò vuol dire che le vacanze degli europei nel Regno Unito saranno meno care (così come lo shopping) mentre, rovescio della medaglia, i cittadini della Gran Bretagna ne risentiranno nel Vecchio Continente.

DLT Viaggi ,29 giugno 2016

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